Inutile tornare sul discorso trito e ritrito della crisi economica scaturita dalle ovvie conseguenze di una pandemia mondiale. Vorrei invece soffermarmi, con sguardo ottimistico, su come l’edilizia sia oggi la nostra ancora di salvezza, su come ci sia stata data una enorme possibilità di rinascita e crescita, sull’importanza che assume oggi la figura del tecnico, sia esso architetto, ingegnere o geometra.
Forse sto per dire una cosa che sorprenderà alcuni: i bonus fiscali legati all’edilizia non sono nati ieri. Già, ormai da anni lo Stato ci permette di avere interessanti agevolazioni fiscali in ambito di ristrutturazione edilizia, tra gli altri, partendo dal famoso bonus ristrutturazione che permette ai contribuenti di recuperare in 10 anni il 50% dell’importo speso per lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria effettuati sui propri immobili. L’altrettanto famoso bonus mobili, un incentivo come dice il nome stesso per acquistare, fruendo di un bonus che ad oggi ammonta a 16.000€ per l’acquisto, trasporto e montaggio di arredo per la casa, a seguito di una ristrutturazione. Vissuti fino ad oggi nell’ombra, sfruttati da pochi, con l’avvento del SUPERBONUS 110% si trovano oggi sotto l’occhio del riflettore; per la prima volta sono i clienti a documentarsi e ad arrivare da noi tecnici già carichi di informazioni, non sempre chiare e corrette, ma qui subentra l’importanza del tecnico. Non nego la vitale importanza nel 2021 di internet, o non saremmo qui oggi a conoscerci in differita tramite queste poche righe, però esso è anche portatore sano di fake news e pubblicità ingannevole.
Veniamo a noi, quanti soldi abbiamo investito noi tecnici in questi anni in pubblicità? Quanti clienti abbiamo dovuto rincorrere? E voi clienti, quante fregature avete subito? Oggi, alla luce del risparmio che avreste avuto nell’usufruire di queste agevolazioni, quante lacrime amare state piangendo? Immagino parecchie, ma non bisogna disperare, piuttosto facciamoci furbi e iniziamo a far luce sulla questione.
Il superbonus 110% racchiude in se l’eco bonus 110% e il sisma bonus 110%. Non parliamo di “rifarci casa gratis” come purtroppo l’errata (volutamente) comunicazione da parte del governo e dei furbetti di turno ci ha portati a pensare, ma è di più. Il superbonus è l’occasione di partecipare ognuno nel nostro piccolo al benessere globale, al miglioramento in termini energetici e di sicurezza delle nostre città. Conseguentemente a questo, se il tecnico è preparato e competente, riusciremo anche ad avere casa nuova QUASI GRATIS.
Diffidate dal tutto gratis, perché signori miei, vi assicuro che nel 99% dei casi non esiste. Non esiste perché lo stato ha fatto i conti senza l’oste, ma a questo torneremo più avanti. Con l’ecobonus si può migliorare l’efficienza energetica delle nostre case, portando oltre che a minor spreco ed inquinamento, anche ad un notevole risparmio sulle bollette, nonché ad un esponenziale miglioramento del comfort abitativo.
Con l’ecobonus è possibile mediante uno degli interventi trainanti, e cioè l’isolamento termico dell’involucro, ovvero il plurinominato cappotto termico, a sostituzione dell’impianto di condizionamento invernale, o il miglioramento sismico, sostituire gli infissi, installare pannelli solari e/o fotovoltaici, installare sistemi di domotica di nuova generazione, installazione di colonnina di ricarica elettrica, ecc..
Il sismabobus invece ha un’importanza, se possibile, anche maggiore; c’è poca attenzione oggi sulla sicurezza dei luoghi in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, e in cui custodiamo i beni più preziosi: i nostri affetti e i nostri ricordi. L’Italia è un territorio, come le cronache ci ricordano quasi annualmente, soggetto all’attività sismica, ma purtroppo le nostre strutture non sono adeguatamente realizzate, e purtroppo ce ne rendiamo conto ogni volta che perdiamo il conto delle vittime dopo forti scosse che colpiscono il belpaese. Non dovrebbe servire altra premessa per capire il motivo per cui il sismabobus dovrebbe essere sfruttato da tutti. Possiamo rendere belli ed efficienti i nostri edifici, ma se prima non li rendiamo sicuri, è come “fare la chirurgia plastica ad un malato oncologico, invece di operare il tumore” (cit. di un grande uomo, architetto e presidente che ringrazio e saluto A.A.). Con questo incentivo possiamo adeguare sismicamente i nostri fabbricati, migliorarli sotto l’aspetto sismico, rendendoli a norma e soprattutto sicuri. Inoltre con il sismabobus abbiamo la possibilità di demolire e ricostruire sfruttando 96.000 € ad unità immobiliare..mica poco!
Le figure coinvolte non sono poche, partendo dai tecnici a cui rivolgersi per verificare i requisiti di accesso degli immobili, ci sono poi gli intermediari finanziari, le banche, i general contractor, i commercialisti, gli avvocati e chi più ne ha più ne metta.
Non è un campo semplice in cui addentrarsi, e soprattutto bisogna fare molta attenzione, i controlli durante un’operazione edile esistono sempre, da parte degli enti competenti, ma in questo caso gli occhi addosso sono molti di più, il rischio di sanzioni salate è davvero reale. Bisogna affidarsi a figure competenti, preparate, oneste e precise.. rischio: la perdita dell’incentivo e il sovraccarico della multa. Ma non spaventatevi, non bisogna perdere l’occasione sol per paura di incorrere in questi danni collaterali, preoccupatevi piuttosto di non mettervi nelle mani del primo avventuriero di turno, è un sistema che va studiato costantemente, bisogna stare al passo con l’evoluzione della norma, bisogna conoscere bene i paletti, bisogna fare bene i calcoli, bisogna impacchettare e presentare tutto alla perfezione. Ci sono sul mercato diverse soluzioni, ci si può affidare alla ditta che acquisisce il credito, e a sua volta lo cede alla banca fornendo al cliente lo sconto in fattura, c’è il privato che chiede il prestito ponte alla banca, ci sono i general contractor che danno la possibilità di ottenere il chiavi in mano a rischi praticamente zero grazie alle variegate possibilità di assicurazioni a tutela di tecnici e clienti.
Anche in questo caso occhi aperti, ci sono le general contractor serie e sicure e poi ci sono quelle che sono una gran fregatura. Come fare a distinguerle? Non esiste un manuale di istruzione, però voi informatevi, chiedete e soprattutto DIFFIDATE DEL COSTO ZERO. Che serietà professionale può avere un tecnico che vi offre un lavoro gratis andando contro la propria etica professionale e il codice deontologico? Andando contro la sua stessa professione, contro i colleghi, contro il proprio ordine di appartenenza, sfruttando magari i colleghi più giovani o quelli in difficoltà che pur di lavorare si fanno ammaliare da bellissime promesse di guadagno? Il lavoro del tecnico va pagato SEMPRE. Che sia un banale rimborso spese rimborsato dopo l’inizio dei lavori, o che sia una cifra forfettaria pattuita per coprire i costi nel caso l’operazione non vada a buon fine, ma è sacrosanto che ci sia. Direte voi “ma verrà pagato con i fondi erogati”, vero, ma nel caso in cui il cliente si tiri indietro dopo mesi di lavoro, prima di avviare il cantiere? E se alla fine dello studio di fattibilità non si riesce per cause di forze maggiori (ne parleremo nei prossimi articoli) ad ottenere lo sconto? Se un tecnico si occupa attualmente solo di questo, materialmente, nei mesi di progettazione dell’intervento, di cosa si nutre? Come paga la benzina per sopralluoghi, pellegrinaggi presso le pubbliche amministrazioni, come può avvalersi della consulenza di tutte le figure necessarie? In oltre, e chiudo con questa domanda, secondo voi è possibile con la stessa cifra fare i lavori a costo zero in una casetta di 50 mq e in una villa di 600mq? Spoiler: Ovviamente no. E sarò ben lieta di spiegarvi perché se ne avrete voglia.
Gli interventi trainanti sono quelli NECESSARI per poter accedere alla detrazione. Senza di essi non è possibile usufruire anche della detrazione per gli interventi trainanti. Essi sono:
Gli interventi trainanti sono tutti quelli a cui abbiamo accesso grazie ai trainanti, se ne elencano alcuni:
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